Sì mi piacerebbe – pensa Alice guardando all’orizzonte anzi il mare – mi piacerebbe vedere un delfino, una balena, un’orca, ma che dico che non ci sono orche a questa latitudine. Vedere che sbuca all’improvviso mentre fa un salto gioca e si mostra all’altro. Che stranezza pensare che la natura si mostri a noi, un atteggiamento egocentrico, antropocentrico oppure solo un desiderio di qualcosa- qualcosa di bello e il piacere di sentirsi corrisposti nel proprio desiderare.

Accade così raramente – e Alice guarda, non attende, vive quel momento.

Così per quello che è! E a un certo punto in un punto preciso, per qualche attimo lo vede, non nel modo spettacolare che aveva pensato, ma lo vede imprevisto tra il modularsi delle onde. Ecco come quando accade che si presentano occasioni sperate e non più attese. Sta a noi riconoscerle- Come faccio a capirlo?! Di solito le occasioni hanno un cartello “OCCASIONE” le possibilità della vita non ce l’hanno… E se poi sono una fregatura?! Sì, però il delfino che si muoveva indifferente a noi nel suo privato l’ho capito l’ho colto. Come quelle occasioni che si presentano così nel nostro quotidiano, quando meno ce lo aspettiamo come quel delfino che ha sfilato dalle onde nel proprio privato. …E poi sta a noi mettere il punto o i puntini … e stare a pensare o la virgola, le virgole e… continuare…. E mentre Alice continua a guardare il mare, sull’acqua una barchetta turchese – è bella – pensa Alice – sì, ma questa la lascio lì.