Un albero incantato, curioso vederlo attraverso  un’inferriata! Chiusa. Chiuso un mondo di ombre e luci, vive ma in silenzio al di là del ferro. In ogni gioco di luci c’ è il muoversi delle ombre…  Fa pensare a sentimenti ed emozioni, blindate e intraviste, emozioni che hanno perso la capacità di guardare oltre. Perché non prenderle  per mano e accompagnarle per le vie della nostra vita?!  Può essere faticoso, a volte, concedersi di riconoscerle, di sentirle mentre le viviamo, invece di guardarle così,  come se fossero in un luogo e in un tempo al di fuori. Come gli affetti e le emozioni imbrigliate di chi non riesce più a sentirle, appese a fili che abbiamo la paura di riannodare, l’ansia e il timore di viverle di nuovo.

Emozioni che non trovano parole e vengono tenute strette con la distanza di un silenzio. Quando senza preavviso si lascia uno spazio tra provarle, le emozioni, e sentirle, tra sentirle e ascoltarle, tra l’ascolto e nominarle. Quando disturbano così tanto che si osservano, come in vetrina o, convinti di proteggersi, al di là di un cancello.
A volte l’incanto rispecchia l’attesa o il timore del risveglio, una sospensione che può ritrovare un percorso d’avvio.

…..Dopotutto è anche un bell’ albero di Natale